Cibo, amore e riciclo: le camille

Cibo, amore e riciclo: le camille

  • Postato: Giu 12, 2020
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Questa sera facciamo il pieno di dolcezza. Silvia la nostra volontaria di Servizio Civile Universale ci spiega, passo dopo passo, come realizzare il dolce alle carote per eccellenza: le camille.

Un dolce semplice ma non un semplice dolce che in un baleno ci fa tornare indietro nel tempo a quando da piccoli le tenevamo strette strette come merenda.


INGREDIENTI

• Farina 300 gr

• Farina di mandorle 100 gr

• Fecola di patate 100 gr

• Zucchero 150 gr

• Uova 2

• Lievito in polvere per dolci 8 g

• Olio di semi 100 ml

• Succo di 1 arancia

• 1 pizzico di sale

 

 

 

 

 

 

 

 


PROCEDIMENTO

– Prima di tutto, pesiamo le carote, peliamole e grattugiamole molto finemente con la grattugia.

– In un’ampia ciotola montiamo le uova con lo zucchero e quando il composto sarà chiaro e spumoso, aggiungiamo le carote tritate.

– Setacciamo e mescoliamo insieme la farina, la farina di mandorle, la fecola di patate, il lievito e incorporale al composto di uova e zucchero.

– Infine uniamo al composto l’olio di semi e il succo d’arancia, mescolando bene.

– Oliamo 12 stampi da muffin e versa in ogni stampino il composto di carote ottenuto, lasciando circa un centimetro dall’alto.

– Inforniamo i tortini in forno preriscaldato a 180°C per circa 20/25 minuti, fino a quando inserendo uno stecchetto al centro di uno dei tortini ed estraendolo, questi non risulterà asciutto.

 

 

Cibo, amore e riciclo: fagottini ripieni di spinaci

Cibo, amore e riciclo: fagottini ripieni di spinaci

  • Postato: Apr 23, 2020
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Se siete in cerca di idee per un aperitivo sfizioso o per un secondo gustoso, la ricetta dei fagottini ripieni di spinaci, casca proprio a fagiolo. Il copyright è di Silvia, la nostra volontaria di Servizio Civile Universale, con la passione per la cucina a spreco zero. Un piatto che, inoltre, va in aiuto a tutte quelle mamme che ogni giorno sono alle prese con i loro piccoli per fargli mangiare la verdura.

Provare per credere.

INGREDIENTI

IMPASTO

  • Patate bollite 500 gr
  • Farina 200 gr
  • Sale 1 cucchiaino
  • Olio q.b.


RIPIENO

  • 200g di spinaci cotti

 


PROCEDIMENTO

– Schiacciamo le patate bollite con una forchetta e aggiungiamo olio di oliva, sale e farina.

– Impastiamo con le mani e se necessario aggiungiamo altra farina. Cerchiamo di preparare un impasto sodo e non molliccio. Intanto cuociamo gli spinaci in padella con un goccio d’acqua. Una volta pronti mettetiamoli in una ciotola e aspettate che si raffreddino.

– Tiriamo  l’impasto su una superficie infarinata, aiutandoci con un mattarello.

– Creiamo delle forme con un bicchiere, e all’interno inseriamo gli spinaci. Quindi copriamoli con un’altro cerchio, ottenuto con il bicchiere, così da avere una focaccina rotonda. Schiacciamo accuratamente i bordi.

– Oliamo leggermente una padella antiaderente e cuociamo le focaccine 10 minuti per lato, a fiamma bassa, fino a quando non sono ben dorate su entrambi i lati


N.B. Potere riempire i fagottini con il ripieno che volete. Formaggio, zucchine, peperoni, funghi…tanto saranno sempre buonissimi!  Un consiglio: anticipate la cottura delle patate e del ripieno, così da lasciarli raffreddare per bene.

Buon appetito!

Cibo Amore e Riciclo: polpette di ceci

Cibo Amore e Riciclo: polpette di ceci

  • Postato: Apr 13, 2020
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Oggi per la rubrica Cibo, Amore e Riciclo, piovono polpette. Sì ma polpette di ceci. Care nonne, non vi arrabbiate. Sia messo subito agli atti che le polpette come tradizione vuole sono di carne…e chi siamo noi per stravolgere la storia? Ah sia chiaro anche che le vostre suono buonissime come testimoniano a gran voce tutti i nipoti della penisola.

Però una preziosa amica del nostro progetto ci ha suggerito questa variante. E niente, ci ha davvero deliziato.


INGREDIENTI

• 450 gr di ceci in scatola
• Due cucchiai di pangrattato
• Un uovo
• Due cucchiai di pecorino romano
• Aglio
• Cipolla
• Un rametto di rosmarino
• 4 zucchine
• 2 carote
• Un quarto di dado vegetale
• Un pizzico di sale


PREPARAZIONE

• Iniziamo scottando in padella i ceci, ben lavati, con un goccino d’olio d’oliva, aglio e un rametto di rosmarino per circa dieci minuti, mentre in un pentolino a parte, sciogliamo il dado in acqua e portiamo ad ebollizione.

• Una volta ripassati i ceci, lasciamoli freddare e procediamo tagliando le zucchine e le carote a dadini molto piccoli.

• Cuociamo le verdure in una padella in un soffritto di olio e cipolla, saliamo leggermente e allunghiamo durante la cottura con parte del brodo vegetale ottenuto con il dado fino a completa cottura dei vegetali, assicurandoci che al termine della cottura siano ben asciutti. Poi lasciamo a raffreddare.

• Raffreddati i ceci, togliamo il rosmarino e procediamo a frullarli con un frullatore ad immersione, allungando man mano leggermente il composto con il brodo vegetale, al fine di ottenere una purea morbida.

• Aggiungiamo ai ceci frullati un uovo, due cucchiai di pangrattato e due cucchiai di pecorino romano, e mescoliamo fino ad ottenere un composto ben amalgamato, a cui andremo ad aggiungere le verdure una volta raffreddate completamente.

• Procediamo a formare le nostre polpette, avendo cura di passarle in uovo e pangrattato per evitare che si rompano durante la cottura. Disponiamo le polpette su una teglia con carta forno, condiamo con un goccino di olio d’oliva e inforniamo per 15 minuti a 170 gradi.

N.B. le polpette si possono cuocere anche in padella con olio d’oliva. In tal caso cuocere per 3 o 4 minuti per lato, e regolarsi in base alla doratura desiderata.


Che la bontà delle polpette di ceci sia con voi!

Cibo amore e riciclo: finta pizza cavolfiore

Cibo amore e riciclo: finta pizza cavolfiore

  • Postato: Apr 02, 2020
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Da che mondo è mondo, Il fine settimana è pizza. Oggi la nostra Silvia, volontaria di Servizio Civile Universale, aggiunge nel nostro menù a spreco zero, un tipo di pizza un po’ particolare, molto apprezzata dalle sue amiche celiache. Ladies and gentleman ecco a voi la pizza cavolfiore! Mamme se cercate un modo per far apprezzare ai vostri piccoli questo ortaggio dalle mille proprietà benefiche questa ricetta fa proprio al caso vostro.

Che pizza!


INGREDIENTI

• 1 cavolfiore da circa 700 gr
• 2 uova
• Farina integrale 30 gr
• formaggio grattugiato 50 gr
• pepe 1 pizzico
• sale 1 pizzico
• olio d’oliva 1 cucchiaio


PREPARAZIONE

• Iniziamo dalla pulizia del cavolfiore: tagliamo via il tronco principale e le foglie esterne, quindi stacchiamo le cimette. Laviamo le cime sotto l’acqua corrente, asciughiamole bene e versiamole nel mixer.

• Tritiamo il cavolfiore, uniamo formaggio grattugiato, le uova e la farina integrale, aggiustiamo di sale e pepe e azioniamo nuovamente il mixer per amalgamare tutti gli ingredienti.

• Distribuiamo il composto ottenuto all’interno di una teglia ricoperta di carta da forno, appiattendolo per tutta la superficie, dandogli una forma tonda.

• Aggiungiamo un filo d’olio e cuociamolo in forno preriscaldato ventilato a 180° per circa 20 minuti.

• Possiamo condire la base come la nostra pizza preferita, bianca o rossa, con dei funghi, verdure, prosciutto, olive…oppure sostituire la mozzarella fiordilatte con la scamorza affumicata.


Un paio di consigli: serviamo la finta pizza al cavolfiore appena fatta – è possibile conservare in frigorifero per 1-2 giorni – si sconsiglia invece la congelazione.

Buon fine settimana e buon appetito

Cibo, amore e riciclo: banana bread

Cibo, amore e riciclo: banana bread

  • Postato: Mar 26, 2020
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Squillino le trombe, oggi facciamo un salto in Gran Bretagna per presentarvi uno dei suoi dolci tipici: il banana bread. La sua purea di banane lo rende un cake sofficissimo, il suo profumo di cannella lo rende riconoscibile a kilometri di distanza. E’ l’ideale per chi la mattina per svegliarsi ha bisogno di una coccola o per chi nel pomeriggio è alla ricerca di dolcezza. E poi è un piatto a spreco zero. Il suo ingrediente principe sono le banane, quelle che puntualmente ci scordiamo di mangiare e che diventano così troppo mature.

Da adesso in poi vietato sprecarle.  La parola magica è banana bread.


INGREDIENTI

• 3 Banane
• Cioccolato fondente 65 gr
• Noci 100 gr
• Farina d’avena 120 gr
• Farina integrale 120 gr
• Zucchero di canna 100 gr
• Yogurt Bianco 125 gr
• Olio di semi di girasole 50 ml
• 1 Bustina di lievito
• Cannella 2 cucchiai
• Sale 1 pizzico


PREPARAZIONE

• Iniziamo sbucciando le banane, tagliamole a rondelle e schiacciamole con un forchetta riducendole in una purea da mettere all’interno di una ciotola.

• Tritiamo grossolanamente le noci e il cioccolato e mettiamoli da parte.

• Alla purea di banane aggiungiamo lo yogurt e l’olio.

• Uniamo in una ciotola gli ingredienti secchi: farine, lievito, zucchero, sale e cannella.

• Aggiungiamo le polveri al composto precedente, mescolando prima con una spatola evitando la formazione di grumi. Uniamo anche le noci e il cioccolato tritati e mescoliamo per bene.

• Ungiamo lo stampo da plumcake con dell’olio e infariniamolo. Versiamo l’impasto nello stampo e cuociamo in forno statico preriscaldato a 170° per circa 50 minuti. Prima di tagliarlo aspettiamo che si raffreddi.

• Il banana bread si può conservare per un paio di giorni sotto una campana di vetro. Inoltre si può congelare una volta cotto e raffreddato, intero o porzionato.


Viva il banana bread!

Buon appetito!

Cibo, amore e riciclo: lo strudel di mele

Cibo, amore e riciclo: lo strudel di mele

  • Postato: Mar 20, 2020
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Avete esagerato nel comprare le mele? Non vi azzardate a sprecarle. Oggi abbiamo nella nostra dispensa no waste, curata da Silvia, volontaria del Servizio Civile Universale, una ricetta che fa proprio al caso vostro. Il dolce re della cucina sudtirolese: lo strudel di mele.

Il suo nome deriva da una parola di origine tedesca štrùudël che significa ‘vortice’, ma sentite un po’…le sue origini sono turche. Si avete capito bene. Intorno al XVII secolo l’Impero Ottomano domina l’Ungheria e i suoi chef preparano un piatto simile chiamato baklava. “Mamma li turchi che dolce”.

Gli Ungheresi non se lo lasciano sfuggire e lo trasformano nel contemporaneo strudel di mele: un dolce arrotolato composto da un involucro di una sfoglia di pasta molto sottile, detta pasta tirata. Il suo sapore conquista l’Austria e di riflesso il Trentino Alto Adige, che oggi ne conserva tutti gli antichissimi segreti. Svelato il suo viaggio, adesso è arrivato il momento di conoscere la sua ricetta.


INGREDIENTI

PER LA PASTA TIRATA

• Farina 00 300 g
• Acqua tiepida 120 ml
• 1 Uovo a temperatura ambiente
• 1 cucchiaio di olio di semi
• 1 pizzico di sale

PER IL RIPIENO

• Mele 1 kg
• Zucchero 50 g
• Acqua 50 ml
• Uvetta 60 g
• Pinoli 60 g
• Rum 2 cucchiai
• Cannella in polvere 4 cucchiai
• Succo di limone 1 cucchiaio


PREPARAZIONE

• Iniziamo preparando la pasta: in una ciotola versiamo la farina setacciata e il sale, poi aggiungiamo l’uovo, l’acqua e iniziamo ad impastare con le mani. Uniamo l’olio e lavoriamo ancora il composto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Se dovesse risultare troppo appiccicoso possiamo aggiungere una manciata di farina.

• Trasferiamo il panetto su un piano e lavoriamo fino a che risulterà elastico. Quando abbiamo finito, formiamo una palla e trasferiamola in una ciotola leggermente unta, copriamola con pellicola 8 e lasciamola riposare per un’ora al fresco.

• Prepariamo il ripieno: sbucciamo le mele e tagliamole in quattro spicchi e poi a fettine sottili. Versiamole in una ciotola capiente e aggiungiamo lo zucchero, il succo di limone e la cannella.

• Intanto mettiamo a bagno l’uvetta nel rum, o se preferiamo, in acqua tiepida.

• Riprendiamo la pasta e stendiamola, su una superficie coperta da forno, in una sfoglia molto sottile, dandogli la forma di un rettangolo.

• Adagiamo all’interno dello strudel il ripieno di mele, l’uvetta (ben strizzata) e i pinoli, facendo attenzione a lasciare libere le estremità lunghe del rettangolo di pasta (circa due cm dai bordi). Arrotolate lo strudel su se stesso, aiutandoci con la carta da forno. Tagliamo l’eccesso di pasta ai lati e sigillamolo bene.

• Spennelliamo tutta la superficie dello strudel con del latte e inforniamo a 180° per 40 minuti.


Ah..l’ultimo consiglio va a braccetto con la nobilissima crema inglese e con la classicissima panna montata. Tanto per aumentare il vortice di sapore.

Buon appetito

Cibo, amore e riciclo: polpette di pane

Cibo, amore e riciclo: polpette di pane

  • Postato: Mar 18, 2020
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È una storia che si ripete puntuale, quasi tutti i giorni. Quando compriamo il pane esageriamo sempre nella quantità. È più forte di noi. Oggi Silvia, la nostra volontaria di Servizio Civile, appassionata di cucina a spreco zero, mette sul piatto un’idea buonissima e semplicissima per riciclarlo.

Croccanti fuori e morbide dentro, le polpette di pane sono l’ideale per uno sfizioso aperitivo o per un contorno gustoso e sano da giocarci a pranzo o a cena. Insomma un bel jolly da non sprecare.

INGREDIENTI

• 3 panini secchi
• 2 uova
• acqua q.b.
• sale e pepe q.b.
• olio
• pangrattato q.b.
• basilico 4 ciuffi
• 1 cipolla

PREPARAZIONE

1) Dopo averlo spezzettato, mettiamo il pane a mollo e lasciamolo riposare per 15 minuti, mescolandolo ogni tanto con una forchetta.

2) Tagliamo una cipolla e sfumiamola a fiamma bassa.

3) Laviamo le foglie di basilico, tritiamole finemente e aggiungiamole al pane. Aggiungiamo due uova intere salate e pepate insieme a una cipolla cotta. Impastiamo bene con le mani per 4-5 minuti per amalgamare bene tutti gli ingredienti.

4) Riscaldiamo il forno a 180°C . Sistemiamo un foglio di carta da cucina su una teglia e in una ciotola a parte mettiamo una quantità abbondante di pangrattato.

5) Immergiamo ogni polpetta nel pangrattato e infine disponiamole sulla teglia. Irrorate con l’olio. Infornate per 15 minuti. Giriamo le polpette e continuate la cottura per altri 15 minuti.

Ed ecco servito un piatto buono come…