Omaggio alla Madonna Immacolata, nel segno della lotta agli sprechi alimentari

Omaggio alla Madonna Immacolata, nel segno della lotta agli sprechi alimentari

  • Postato: Dic 06, 2019
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In occasione della festa dell’Immacolata Concezione, domenica prossima, 8 dicembre 2020, i nuclei aziendali delle ACLI di Roma di COTRAL-ATACACEAINPS-INPDAP e il nucleo dipendenti ROMA CAPITALE renderanno omaggio alla statua delle Madonna a Piazza di Spagna.

Alle ore 9 verrà celebrata la Santa Messa presso la chiesa di Trinità dei Monti e sarà presieduta da don Francesco Pesce, incaricato per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma. Successivamente, com’è tradizione da oltre mezzo secolo una loro rappresentanza in processione scenderà la scalinata di Trinità dei Monti per poi deporre l’omaggio floreale, ai piedi della statua della Vergine in attesa dell’arrivo di Papa Francesco.

Quest’anno il tradizionale omaggio floreale delle ACLI di Roma sarà accompagnato da frutta e verdura per simboleggiare le oltre 35 tonnellate di eccedenze alimentari recuperate grazie alla collaborazione con il Centro Agroalimentare di Roma (CAR) e redistribuite alle realtà solidali con il progetto delle ACLI di Roma “Il cibo che serve”.

“Anche quest’anno – spiega LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma e provincia – saremo presenti per offrire il nostro omaggio alla Madonna affidandole simbolicamente i più fragili della nostra comunità, da chi ha perso tutto o non ha mai avuto niente e chi è fortemente a rischio di cadere nel baratro della povertà a causa di una quotidianità sempre più problematica. Rivolgiamo, quindi, i nostri cuori a Maria affinché, attraverso la sua intercessione, possa esserci un futuro di Speranza e Luce per tutti coloro che soffrono”.

Il Cibo che serve su Studio Aperto

Il Cibo che serve su Studio Aperto

  • Postato: Nov 22, 2019
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Il servizio di Studio Aperto dedicato al pane sprecato. Ogni giorno si buttano 13 mila quintali di pane. In termini economici parliamo di 43 milioni di euro. Una cifra impressionante. I produttori chiedono un intervento per invertire la rotta.

In chiusura di servizio spazio al nostro progetto di recupero alimentare. Davanti alle telecamere di Italia Uno, la presidente delle ACLI di Roma, Lidia Borzì, illustra principi e obiettivi della nostra buona pratica di economia circolare.

Negli ultimi due anni grazie all’energia del nostro team di volontari abbiamo recuperato 2.000 kg di pane,  condiviso nelle tavole delle realtà solidali che a Roma si occupano delle persone più fragili.

Il cibo che serve su A Sua Immagine

Il cibo che serve su A Sua Immagine

  • Postato: Nov 11, 2019
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La trasmissione televisiva A Sua Immagine ha trascorso una mattina in compagnia dei volontari del Cibo che serve. Li ha seguiti durante il loro quotidiano percorso di solidarietà. Tutti i giorni sono on the road tra panifici, Mercati rionali e Grande Distribuzione, per consegnare i generi alimentari in eccedenza alle realtà caritatevoli della Capitale.

Combattere lo spreco alimentare, contrastare la povertà e creare legami di prossimità nel territorio. Sono questi i nostri tre grandi obiettivi. Per raggiungerli non seguiamo la logica degli algoritmi ma quella della solidarietà e della cura delle relazioni.

Estate tempo di bilanci e rilancio per il progetto “Il cibo che serve”

Estate tempo di bilanci e rilancio per il progetto “Il cibo che serve”

  • Postato: Ago 28, 2019
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In 14 mesi, da maggio 2018 a luglio 2019, la collaborazione tra le ACLI di Roma aps e il Centro Agroalimentare di Roma (CAR), nata nell’ambito del progetto “Il Cibo che Serve” sostenuto dalla Regione Lazio, è cresciuta in maniera esponenziale, permettendo in totale il recupero di oltre 23 tonnellate di ortofrutta, ridistribuiti nei circuiti di solidarietà della Capitale.

Delle materie prime recuperate, il 62% sono eccedenze di frutta, mentre il 38% eccedenze di ortaggi e tuberi. Si tratta di cibo rimasto invenduto all’interno del CAR che è stato recuperato grazie al lavoro dei volontari delle ACLI di Roma, ma anche di donazioni degli operatori che lavorano all’interno del Mercato romano grazie anche alla campagna «Cuor di CAR».

Una volta recuperato, il cibo è stato ridistribuito a 61 realtà solidali che operano a Roma e provincia, tra cui 21 parrocchie o associazioni parrocchiali, 13 associazioni di volontariato, 6 mense sociali, 4 strutture per stranieri e anche associazioni religiose non cattoliche, case-famiglia, realtà che assistono su strada i senzatetto, empori solidali, centri diurni, strutture per ex detenuti, case di riposo e presidi solidali ACLI.

Tra le aree della città e della provincia maggiormente coinvolte ci sono il I Municipio, con 15 realtà beneficiarie, l’VIII Municipio, con 11 realtà beneficiarie, il III e il XII Municipio, con 6 realtà, il comune di Guidonia, con 5 realtà, e via via gli altri Municipi e i comuni di Albano Laziale, Bracciano e Mentana.

In totale, il cibo recuperato corrisponde a un valore economico di 45.650€ e a un totale di 11.563 pasti donati. Per la distribuzione, i volontari delle ACLI di Roma hanno utilizzato un furgoncino refrigerato che ha percorso in totale 15.158 km.

“Questi dati che abbiamo raccolto – commenta LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma aps – sottolineano la forza moltiplicatrice della rete, che grazie alla collaborazione con il CAR, sta dando risultati straordinari. Attraverso questo sistema siamo riusciti a fare in modo che sulle tavole di tante persone in difficoltà siano tornati prodotti preziosi come la frutta e la verdura, che purtroppo sono i primi a sparire in caso di problemi economici. Tutto questo però, senza sostituirci ai tanti enti caritatevoli che agiscono nella nostra città, ma affiancandoli e supportandoli nel loro lavoro. La nostra buona pratica di economia circolare, sperimentata con il progetto “Il cibo che serve”, trasforma gli alimenti destinati a diventare rifiuti, ma ancora buoni da mangiare, in risorse, e supera la logica del mero assistenzialismo, mettendo al centro i legami vivi e producendo così valore relazionale. Seguendo questo modello di inclusione attiva, abbiamo avviato anche dei presidi solidali nella città, in particolare nelle zone periferiche come Rebibbia e Corviale, in cui oltre a fornire risposte immediate nell’emergenza, assicuriamo esigibilità dei diritti e occasioni di aggregazione”.

“È una scommessa vinta – spiega FABIO MASSIMO PALLOTTINI, direttore generale del CAR – insieme alle ACLI di Roma a favore di chi è più fragile. Questo risultato nella raccolta delle eccedenze ci dimostra che insieme, e facendo rete, si può dare una riposta concreta alle tante emergenze che colpiscono la nostra città a partire da chi non ha più la possibilità di fare una pasto completo e soprattutto di consumare frutta e verdure fresche. Abbiamo lanciato la nostra campagna Cuor di CAR anche per essere protagonisti in questa vera e propria battaglia contro lo spreco alimentare e a favore del recupero del cibo anche grazie alla grande disponibilità e generosità degli operatori presenti nel nostro Centro Agrolimentare che non si sono mai tirati indietro e ci hanno sostenuto in questa iniziativa benefica che stiamo portando aventi con le ACLI di Roma”.

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Tempo di bilancio e rilancio per il Cibo che serve

Tempo di bilancio e rilancio per il Cibo che serve

  • Postato: Ago 06, 2019
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Estate tempo di bilanci e di rilancio per il progetto Il cibo che serve. In 14 mesi, da maggio 2018 a luglio 2019, la collaborazione tra le ACLI di Roma aps e il Centro Agroalimentare di Roma (CAR), nata nell’ambito del progetto sostenuto dalla Regione Lazio, è cresciuta in maniera esponenziale, permettendo in totale il recupero di oltre 23 tonnellate di ortofrutta, ridistribuiti nei circuiti di solidarietà della Capitale.

Delle materie prime recuperate, il 62% sono eccedenze di frutta, mentre il 38% eccedenze di ortaggi e tuberi. Si tratta di cibo rimasto invenduto all’interno del CAR che è stato recuperato grazie al lavoro dei volontari delle ACLI di Roma, ma anche di donazioni degli operatori che lavorano all’interno del Mercato romano grazie anche alla campagna «Cuor di CAR».

Qui per il comunicato stampa completo

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Tutti a tavola! Il cibo che serve alla Tavolata senza muri

Tutti a tavola! Il cibo che serve alla Tavolata senza muri

  • Postato: Giu 19, 2019
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Accogliere, condividere, includere. Parole che sono risuonate fortissime sabato 15 giugno, durante la seconda edizione della Tavolata senza muri, organizzata da Focsiv-Volontari nel mondo, Municipio Roma I e Movimento adulti scout cattolici (Masci).

Per l’occasione via della Conciliazione si è trasformata in una sala da pranzo unica. Le due tavolate di 270 metri, allestite tra via Rusticucci e via Traspontina, hanno accolto oltre 1300 persone di religione e culture diverse, sedute una affianco all’altra a tavola per vivere un momento convivialità e condivisione. Tutti insieme.

All’ombra del Cupolone, Roma  si è mostrata nel suo volto più autentico, ribadendo a chiare lettere la sua capacità di essere una città che integra e che è pronta ad abbattere il muro del razzismo per alzare invece ponti di accoglienza e inclusione.

Un’occasione davvero speciale, a cui il nostro progetto non poteva non prendere a parte. Ok, la sveglia è suonata un po’ più presto del solito, ma tutti gli sforzi mattinieri per alzarsi dal letto sono stati ben ripagati. Abbiamo vissuto un pranzo che custodiremo gelosamente nel nostro cassetto dei ricordi.

Grazie all’energia della nostra squadra di volontari e alla preziosa collaborazione con il Centro Agroalimentare Roma, abbiamo messo a tavola frutta e verdura fresca. Una giornata passata a correre su e giù per le due lunghissime tavolate, e a scoprire ancora una volta quanti sono i significati della parola accoglienza.

 Alla prossima.

Da progetto a impegno

Da progetto a impegno

  • Postato: Giu 06, 2019
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Ringraziamo la Regione Lazio per aver finanziato “Il cibo che serve” durante gli ultimi 15 mesi, permettendoci di acquistare un furgone refrigerato con certificato ATP per la distribuzione dei cibi freschi in scadenza, e di promuovere, nell’ambito del progetto, diversi percorsi di inclusione attiva a favore di chi vive in condizioni di difficoltà nella città di Roma.

La nostra azione di contrasto alla povertà e di recupero delle eccedenze alimentari però non può arrestarsi. Come  ripete il ritornello della canzone rap delle ACLI di Roma, C’è tanto da fare in questa Roma da amare… e allora vietato concedersi pause. Da adesso il nostro progetto diventa un impegno, che continueremo a portare avanti tutti i giorni per offrire un aiuto concreto a sostegno delle tante e diverse fragilità presenti nella Capitale.

Un impegno che rispetteremo mettendo in campo l’azione continua della nostra rete solidale, l’energia impareggiabile del nostro staff e del nostro team di volontari, e la collaborazione  con il Centro Agroalimentare Roma, sempre carica di ottimi frutti.

Presto vi racconteremo tutto il lavoro svolto in questi mesi, intanto la nostra macchina anti spreco continua a viaggiare!

Lo slideshow di questi mesi

Ai Castelli Romani, la nostra gita senza barriere

Ai Castelli Romani, la nostra gita senza barriere

  • Postato: Mag 27, 2019
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“Non di solo pane vive l’uomo” (Matteo 4, 4 e Luca 4, 4).

Nonostante il meteo non sia stato proprio dalla nostra parte, lunedì 13 maggio, abbiamo vissuto una giornata piena di sole che spiega appieno il senso del nostro impegno: superare l’assistenzialismo per mettere al centro i legami vivi, destinati a durare nel tempo.

Così con Il cibo che serve siamo andati oltre il recupero alimentare, più precisamente abbiamo bussato alle porte dei Castelli Romani in compagnia di 80 ospiti, tra persone disabili, accompagnatori e volontari della Parrocchia Nostra Signora di Coromoto, dove è attivo uno dei sei Presidi Solidali. A fare da sfondo le bellezze artistiche dei Colli Albani. Come colonna sonora invece sorrisi, risate e un’ondata di parole piene di speranza e di voglia di stare insieme. Queste sono le stelle attorno a cui gravita ogni azione del nostro progetto.

E anche questa volta siamo tornati a casa con la consapevolezza di aver ricevuto di più di quello che abbiamo donato.

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Castelli senza barriere: giornata culturale di socializzazione ai Castelli Romani

Castelli senza barriere: giornata culturale di socializzazione ai Castelli Romani

  • Postato: Mag 10, 2019
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Lunedì, 13 maggio 2019, le ACLI di Roma e provincia organizzeranno una giornata culturale di socializzazione ai Castelli Romani per persone con disabilità della periferia romana. Lo slogan della giornata è Castelli senza barriere.

Alla giornata parteciperanno oltre 40 disabili insieme ai loro accompagnatori e ad alcuni volontari del “Gruppo Amici San Giovanni di Dio”, attivo da vent’anni nella parrocchia Nostra Signora di Coromoto, che riunisce disabili provenienti da diverse Case Famiglia della Capitale.

Il programma prevede la partenza alle ore 9 dalla Parrocchia Nostra Signora di Coromoto (Largo Nostra Signora di Coromoto, 2) per realizzare un itinerario tra le bellezze artistiche e i sapori della zona dei Castelli Romani, da sempre meta che attira i turisti di ogni Paese che scelgono di soggiornare a Roma. È prevista anche la visita guidata a Palazzo Chigi, residenza storica situata nel centro di Ariccia, che rappresenta un esempio unico di dimora barocca rimasta inalterata nei secoli.

La giornata viene proposta all’interno del progetto “Il cibo che serve”, organizzato dalla stessa associazione e finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del bando per il contrasto delle povertà estreme e della marginalità sociale. L’iniziativa rientra nei percorsi di inclusione attiva, ascolto e sostegno del progetto ed è organizzata grazie alla collaborazione con il presidio solidale, attivo con “Il cibo che serve”, presso la Parrocchia Nostra Signora di Coromoto.

Parteciperanno: FRANCESCO PAPPALARDO, responsabile amministrativo delle ACLI di Roma con delega alla disabilità, ALESSANDRA DE MARIA, responsabile di progetto de “Il cibo che serve” e CARLOTTA MASCARETTI, operatore di rete de “Il cibo che serve” ed esperta di Beni Culturali.

“Siamo molto legati – dichiara LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma e provincia – a iniziative del genere perché rispecchiano a pieno la vera mission delle ACLI di Roma, cioè quella di promuovere inclusione attiva, partendo dai bisogni primari dei più fragili. Ancora oggi in Italia, purtroppo, le persone con disabilità si trovano a scontrarsi quotidianamente contro muri materiali, economici e relazionali, senza trovare un sostegno completamente attivo e consapevole da parte della società”.

“Nei sei presidi solidali – aggiunge BORZÌ – attivi grazie a «Il cibo che serve», superiamo la logica dell’assistenzialismo e mettiamo al centro del nostro impegno i legami vivi. Infatti facciamo in modo che la redistribuzione di generi alimentari diventi un tramite per mettere le persone in difficoltà all’interno di un sistema di protezione sociale, che oltre ad offrire risposte immediate nell’emergenza, garantisce l’esigibilità dei diritti, realizza occasioni di aggregazione, e ci consente contemporaneamente di essere un pungolo costante per le Istituzioni. Siamo convinti che portare avanti questo modello di azione sociale sia fondamentale per costruire una Roma più accogliente, capace di tessere relazioni solidali, non lasciando indietro nessuno”.

La locandina dell’evento 

La rassegna stampa

 

 

Il cibo che serve su Uno Mattina

Il cibo che serve su Uno Mattina

  • Postato: Mag 09, 2019
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Se il buongiorno si vede dal mattino, è una giornata bellissima per il Cibo che serve. Le telecamere di Uno Mattina, trasmissione televisiva di Rai Uno, sono entrate dentro il mondo della nostra buona pratica di economia circolare per conoscerne meccanismi e principi.

Tra le corsie del CAR di Guidonia hanno seguito il nostro team di volontari che tutti i giorni recupera sacchi di pane e cassette di frutta e verdura fresca, per metterli sulla tavola delle realtà caritatevoli della Capitale.

Il cibo che serve su Uno Mattina

?Se il buongiorno si vede dal mattino, è una giornata ricca di emozioni per Il cibo che serve, realizzato dalle ACLI di Roma.?Questa mattina è andata in onda su #Uno MattinaRai1 l’intervista a Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma, che al CAR di #Guidonia ha illustrato principi e fini del progetto che contrasta lo spreco alimentare e la povertà, avvalendosi della preziosa collaborazione con il Centro Agroalimentare Roma. “Una buona pratica di economia circolare che grazie alla rete composta da Istituzioni, realtà produttive ed enti solidali, supera l’assistenzialismo, producendo valore sociale nella città di #Roma”.?Un progetto che viaggia anche in rete grazie all’#app, gratuita e scaricabile su tutti gli app store, #RomaCheServe. Per entrare, invece, nel team solidale come realtà donatrice o beneficiaria, contattaci al ➡0657087028Buona visione!!!

Pubblicato da ACLI di Roma aps su Giovedì 9 maggio 2019

 

Nel corso dell’intervista, la presidente delle ACLI di Roma, Lidia Borzì, ha sottolineato come il progetto riesca a raggiungere ogni giorno 4.000 persone, tra fragili, anziani soli, e famiglie. “Il cibo ad un passo dal diventare spreco, diventa una risorsa capace di produrre valore sociale, economico e ambientale. Un’occasione da non sprecare per costruire una comunità più equa e solidale capace di non lasciare indietro nessuno”.