Tre curiosità sulla zucca: la rockstar dell’autunno

Tre curiosità sulla zucca: la rockstar dell’autunno

  • Postato: Ott 31, 2023
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L’ autunno “is in the air”. La natura esplode in tutta la sua bellezza. Gli alberi si colorano di sfumature dorate e i maglioni cominciano a farsi largo nell’armadio.

A tavola, invece, è la zucca a conquistarsi la scena. Questo ortaggio, dalla forma rotonda sì ma imprevedibile, è la vera rockstar dell’autunno, capace di incantare i più piccoli e far innamorare i più grandi per tutte le sue proprietà benefiche.

Oggi saliamo in carrozza per addentrarci nel suo mondo. Ne scopriremo delle belle!

Musica maestro

Agli albori della musica c’è la zucca. Già gli uomini primitivi la usavano, infatti, stile maracas, scuotendola per far tintinnare i suoi semi all’interno. Seguendo il suono della zucca arriviamo in Brasile. Qui la zucca è la protagonista della capoiera, con ben due strumenti musicali. Il primo è il berimbau,  uno strumento musicale a corda (d’origine africana)  che ha come cassa di risonanza una piccola zucca. Il secondo è il caxixi, un piccolo cestino di vimini intrecciato, spesso ancorato a una zucca essiccata. Spostandoci in Cina incontriamo il flauto hulusi, composto da tre canne di bambù inserite indovinate un po’ ? In una zucca, dove dentro troviamo delle conchiglie che generano delle note muovendosi.

Le zucche damigiane

Fino agli anni ’60, le zucche non erano soltanto un ingrediente culinario. Venivano svuotate e usate dai contadini come contenitori per i liquidi come vino e acqua. Le zucche utilizzate per questo scopo erano le cosiddette “lagenarie”, note anche come zucche bottiglia o “da vino”. Grazie alla loro struttura particolarmente robusta, persino le zucche più piccole potevano essere trasformate in piccoli recipienti, o utilizzate per contenere polvere da sparo o persino tabacco da fiuto.

C’era una volta una zucca che fu birra!

Nel XVI secolo l‘importazione del malto d’orzo europeo sulle coste americane era un evento abbastanza raro. I birrai locali, però, non restavano con le mani in mano. Per rispondere a questa sfida scoprirono nella zucca un sostituto creativo per la produzione di una birra genuina, originale…e buonissima.