Ai Castelli Romani, la nostra gita senza barriere
“Non di solo pane vive l’uomo” (Matteo 4, 4 e Luca 4, 4).
Nonostante il meteo non sia stato proprio dalla nostra parte, lunedì 13 maggio, abbiamo vissuto una giornata piena di sole che spiega appieno il senso del nostro impegno: superare l’assistenzialismo per mettere al centro i legami vivi, destinati a durare nel tempo.
Così con Il cibo che serve siamo andati oltre il recupero alimentare, più precisamente abbiamo bussato alle porte dei Castelli Romani in compagnia di 80 ospiti, tra persone disabili, accompagnatori e volontari della Parrocchia Nostra Signora di Coromoto, dove è attivo uno dei sei Presidi Solidali. A fare da sfondo le bellezze artistiche dei Colli Albani. Come colonna sonora invece sorrisi, risate e un’ondata di parole piene di speranza e di voglia di stare insieme. Queste sono le stelle attorno a cui gravita ogni azione del nostro progetto.
E anche questa volta siamo tornati a casa con la consapevolezza di aver ricevuto di più di quello che abbiamo donato.