Effetto Gadda, chi ben comincia…

Effetto Gadda, chi ben comincia…

  • Postato: Nov 28, 2017
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Il traguardo è ancora lontano ma  l’Italia si è munita di un ottimo equipaggiamento, essenziale per i viaggi lunghi e faticosi.
Due mesi fa la Legge Gadda ha spento la sua prima candelina.
Diversi i motivi per festeggiare una norma, che mira a favorire il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato e che ha portato il nostro paese ad una posizione di avanguardia nella lotta contro lo spreco alimentare.

Semplificazioni burocratiche, sgravi fiscali e bonus per i donatori: queste le carte per incentivare il recupero e per facilitare la donazione di cibo, farmaci e vestiario verso enti pubblici e privati che perseguono senza fine di lucro attività solidali.
Risultato? Tutti più contenti e virtuosi.
Ristoratori ed aziende donano di più, le associazioni di volontariato vedono aumentare la quantità di beni erogati e la Fondazione Banco Alimentare ringrazia.
Le stime della più grande realtà del nostro paese in fatto di recupero cibo, infatti, indicano da settembre 2016 a settembre 2017 un aumento del 20% sul recupero delle eccedenze alimentari.
Ciliegina sulla torta,l’accordo con Costa Crociera con il recupero di cibo dalle dispense della nave Diadema durante lo scalo a Savona..

cesto

Alla festa però c’è un ospite poco gradito, lo spreco tra le mura domestiche. L’indagine di Last Minute Market in collaborazione con l’Università di Bologna sulle abitudini alimentari in famiglia cerchia in rosso un dato allarmante: il “cestino di casa” vale 15,5 miliardi di euro di cibo sprecato, incidendo così del 0,94% sul Pil nazionale.
Su questi numeri non c’è legge che tenga, la partita quindi si sposta sul campo delle nostre abitudini quotidiane.
Per fortuna qualcosa inizia a muoversi anche nella testa degli italiani.
Indizi di una crescente sensibilizzazione arrivano dalla stessa indagine. Fotografando 400 famiglie, 7 persone su 10 conoscono la Legge Gadda e il 91% di loro considera il recupero delle eccedenze di primaria importanza.

Le coordinate quindi sono chiare e passano per la nostra cucina di casa.
Vietato perdersi, per abbattere lo spreco alimentare bisogna accelerare e premere con convinzione sul pedale del buon senso.

Fonti:
repubblica.it/politica/
bancoalimentare.it/it/costa-crociera-e-banco-alimentare

 

I Giornata Mondiale dei Poveri

I Giornata Mondiale dei Poveri

  • Postato: Nov 23, 2017
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“Se agli occhi del mondo i poveri hanno poco valore, sono loro che ci aprono la via al cielo, sono loro il nostro passaporto per il Paradiso”.

Papa Francesco ha celebrato domenica a San Pietro la prima giornata mondiale dei poveri, istituita al termine del Giubileo della Misericordia

Davanti a settemila persone, durante l’omelia della Santa Messa Bergoglio traccia con parole che scuotono una rotta ben precisa.

Si chiama”indifferenza” il peccato che facciamo ogni volta che davanti ad un bisognoso giriamo il nostro sguardo dalla parte opposta.
Avverte che non basta “essere in regola e non fare nulla di male, Dio non è un controllore in cerca di biglietti non timbrati”.
La sua unità di misura è il bene che ciascuno di noi offre agli altri perché “per il cielo non vale ciò che si ha ma ciò che si da”.
Allora esorta ad agire “per noi è un dovere evangelico prenderci cura di loro, che sono la nostra vera ricchezza, e farlo non solo dando pane, ma anche spezzando con loro il pane della Parola. Accostare chi è più povero di noi toccherà la nostra vita”.

Poi dalla riflessione si passa alla festa.
Papa Francesco pranza insieme a 1.500 poveri accompagnati dai volontari che quotidianamente sono al loro fianco.
L’Aula Paolo VI è completamente vestita a festa per l’occasione, tavoli tondi apparecchiati in modo elegante  e tanti gesti di affetto per il Pontefice che “non ama a parole ma con i fatti”.

Le Acli di Roma con la presidente Lidia Borzì hanno preso parte con grande emozione alla giornata accompagnando a San Pietro oltre 250 poveri e donando il pane recuperato dal progetto “Il Pane A chi Serve 2.0” all’offertorio della Santa Messa.
Un gesto semplice ma dall’alto valore simbolico.

Avvenire, “L’Urbe si riscopre comunità”

Avvenire, “L’Urbe si riscopre comunità”

  • Postato: Nov 22, 2017
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Nell’articolo di domenica 19 dell’Avvenire “L’Urbe si riscopre comunità” si parla delle tante iniziative solidali nella Capitale in occasione della Prima giornata mondiale dei poveri e del nostro pane de “Il Pane A Chi Serve 2.0″ donato sabato alla veglia per il mondo del volontariato a San Lorenzo Fuori le Mura e domenica per l’offertorio della Santa Messa a San Pietro.Avvenire - L'Urbe si riscopre comunità 19 11 2017